Il PUMS in continuità con il PTCP assume la pianificazione delle infrastrutture stradali come un progetto integrato che valorizzi tutte le componenti di mobilità, tra cui l'identificazione di adeguati percorsi ciclabili sicuri, con l'indirizzo strategico di favorire l'ampliamento in sede. I progetti di nuove strade e le riqualificazioni o ampliamenti in sede di strade esistenti devono riguardare in maniera unitaria e solidale tutte le diverse componenti di mobilità che interessano l’infrastruttura in un’ottica di pianificazione integrata: sede stradale destinata alla circolazione delle autovetture e del trasporto pubblico, spazi destinati alla circolazione pedonale e ciclistica e fasce di ambientazione/inserimento paesaggistico. Vanno dunque previsti anche interventi di moderazione del traffico per favorire la mitigazione dell'impatto ambientale nei centri abitati e negli agglomerati residenziali interessati dall'intervento. Secondo questo approccio l’integrazione con la rete ciclabile definita dal Biciplan metropolitano rappresenta un ulteriore input fondamentale per un’adeguata progettazione integrata degli interventi.
Il PUMS individua criteri di priorità per la rete motorizzata basati su 3 principi fondamentali, coerenti con gli obiettivi generali del PUMS: ossia l'incremento della sicurezza stradale, la riduzione delle emissioni all'interno dei centri abitati, il contenimento della competizione con la rete di TPM.
Il Piano prevede tra le priorità di intervento per lo scenario 2030 la nuova realizzazione e la riqualificazione di alcune strade evidenziate in giallo nella mappa sottostante: