La strategia fondamentale per cogliere gli obiettivi generali del PUMS è la definizione di una nuova rete portante del Trasporto Pubblico Metropolitano (TPM) in grado di superare i limiti di capacità dell’attuale offerta di trasporto pubblico e di offrire un’alternativa competitiva all’utilizzo dell’auto privata anche per spostamenti diversi da quelli casa-scuola e casa-lavoro, di completare la rete portante metropolitana, il tutto in un unico sistema tariffario integrato metropolitano e con una chiara riconoscibilità del servizio di Trasporto Pubblico nel suo complesso per i cittadini, i city users e i turisti. Con il PUMS nasce quindi il Trasporto Pubblico Metropolitano con una rete portante connessa e integrata, che supera il concetto di reti urbana, suburbana ed extraurbana.
Il PUMS struttura la rete di trasporto collettivo in tre componenti:
Nella rete del TPM sono inseriti i Centri di Mobilità quali luoghi per eccellenza in cui il concetto di intermodalità viene ampliato, raccordando in unico nodo diversi modalità trasporto e offrendo una gamma di servizi e dotazioni diffuse sul territorio. Sono prevalentemente collocati in corrispondenza delle stazioni SFM che presentano una frequenza di servizio a 15’ (ad esclusione della linea S2 ove tale servizio non è previsto), dove convergono più servizi di trasporto pubblico su gomma (con priorità alla rete di I° e II° livello) oppure prevedono interscambio con le linee tramviarie di Bologna e con il mezzo privato.