La fase di osservazione al PUMS di Bologna metropolitana ha richiesto un lavoro lungo e attento da parte dell’Amministrazione e ha fatto emergere la necessità di chiarimenti e approfondimenti fondanti il valore del Piano stesso. Primo tra tutti il suo valore normativo che ha dato come risultanza l’elaborazione di una premessa dedicata a mettere in luce e a chiarire la valenza normativa già insita nella natura del Piano stesso e derivante dalle competenze proprie della Città metropolitana in tema di pianificazione della mobilità, e fondata su obiettivi e principi definiti e condivisi.
Altro tema di importanza centrale su cui è stata necessario un approfondimento mirato è la sostenibilità economica, in particolare il tema del reperimento delle risorse. Seguito dalle modalità di attuazione e governance che hanno portato all’inserimento di una specifica tabella delle competenze con la volontà di identificare i diversi attori e ruoli nel processo di implementazione del Piano per ciascuna azione ed ambito strategico.
La difficoltà più grande risulta essere incentrata sul principio fondante il PUMS per la mobilità motorizzata, ossia la non previsione di nuove strade se non quelle già programmate o finanziate e coerenti con i principi e gli obiettivi di sostenibilità del Piano. Pertanto, si è tentato di meglio esplicitare il tema legato alla pianificazione integrata e alle sue finalità, necessarie anche per l’integrazione con la rete del Biciplan metropolitano. Si è sottolineato maggiormente la volontà di favorire l’ampliamento in sede e la riqualificazione come direzione fondamentale per rivedere l’ambiente stradale a favore soprattutto di mobilità attiva e trasporto pubblico, anche in vista di una riduzione del traffico privato. Non ultimo anche il tema della mitigazione e protezione dei centi abitati sollecitato da alcuni proponenti.
Fondamentali sono stati i contributi pervenuti soprattutto dalle Associazioni di categoria sulla buona progettazione sia per quanto concerne la ciclabilità che la pedonalità, di cui il Piano si è decisamente arricchito, scegliendo di dotarsi come allegato fondamentale delle recenti Linee Guida per il Sistema Regionale della Ciclabilità (cfr. Allegato 3). Interessante come su molti fronti è emersa come centrale l’importanza di continuare con la partecipazione e soprattutto con una comunicazione diffusa e mirata, chiedendo un impegno deciso e dedicato anche mediante specifiche risorse.
Per quanto concerne gli ambiti strategici al centro delle proposte e osservazioni è rimasto il trasporto pubblico, anche con alcune specifiche tematiche di rilevanza quali:
A seguire le osservazioni si sono incentrate soprattutto sulla ciclabilità, chiedendo un ulteriore estensione ed aggiornamento della rete integrativa del Biciplan metropolitano, oltre alla richieste di ampliamento degli indirizzi progettuali, insieme ai delicati temi della sicurezza e manutenzione.
Spazio condiviso e pedonalità si rivelano subito dopo tra le tematiche strategiche per cui sono pervenute maggiori sollecitazioni e, in particolare, è emerso con forza il tema centrale relativo alla tutela delle aree scolastiche, oltre alle necessità di diffondere la sperimentazione della Città 30 e di regolamentare anche l’accesso delle moto nei centri urbani (in particolar modo per la città capoluogo).
Rimane dunque un successo per il PUMS avere raccolto contributi soprattutto rispetto agli ambiti strategici centrali del Piano relativi ai mezzi più rappresentativi della mobilità sostenibile, a conferma che ne sono state comprese finalità fondanti e principali intenti della sua pianificazione strategica.
Per quanto concerne i proponenti, come in parte già detto, del tutto incisiva la sollecitazione da parte degli Enti in particolare sulla definizione di un sistema di trasporto pubblico rispondente alle esigenze del proprio territorio, mentre sono invece i cittadini che hanno espresso proposte e richieste sul fronte della rete tranviaria. Fondamentale in relazione alla mobilità ciclistica e alla pedonalità il contributo delle Associazioni che hanno innescato un processo di notevole approfondimento e perfezionamento dei capitoli dedicati all’interno della Relazione di Piano.