Sono noti a tutti i benefici che l’uso della bici comporta alla vita dei cittadini, ma oggi è arrivata conferma di questa affermazione: ci riferiamo allo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di salute globale di Barcellona (ISGlobal) - con la collaborazione fra gli altri di Roma Servizi per la Mobilità - e pubblicato su “Preventive Medicine”.
L’esito della ricerca è il seguente: raggiungere una percentuale di spostamenti in bici pari al 24,7% in 167 città europee permetterebbe di evitare più di 10mila decessi prematuri all’anno. Un risultato ottenibile, è chiaro, incrementando la dotazione di piste ciclabili nelle città europee oggetto dello studio.
Ma i benefici legati alla mobilità ciclabile sono all’attenzione anche delle multinazionali: 180 aziende si sono riunite a Londra per promuovere l’incremento delle piste ciclabili in città. Società come Il Financial Times, la Penguin, l’ospedale del King’s College, Unilever, Coca-Cola, Microsoft, e tante altre, credono fortemente che la diffusione delle Cycle Superhighways, le “super piste ciclabili”, separate dalla circolazione automobilistica, possa migliorare la redditività e i profitti aziendali.
Ma quali sono i reali vantaggi e obiettivi di questa proposta:
Benessere e salute dei lavoratori attraverso l’esercizio fisico giornaliero svolto per raggiungere il posto di lavoro in bici;
Qualità dell’aria, con la riduzione dell’uso dell’automobile;
Riduzione del traffico, e quindi del tempo sprecato negli orari di punta dai lavoratori;
Capacità attrattiva dall’estero: una città dove la qualità della vita è ottima attira nuovi talenti;
Commercio fiorente: pedoni e ciclisti spendono di più nei negozi e rendono i centri storici più vissuti e accoglienti.
Dunque non ci resta che ispirarsi a questi modelli per trasformarli da ideali a concreti e applicabili nelle nostre città italiane.