PROGETTO PARTECIPATO PER CASTELLO

 

Centro di Mobilità per Castello, la parola ai cittadini.

Alla progettazione partecipata "Verso un nuovo centro di Mobilità per Castello" hanno contribuito tanti soggetti differenti: le istituzioni locali, i bimbi delle scuole elementari, i ragazzi e le agazze delle scuole superiori, le associazioni e le imprese locali. Tutti coinvolti con una metodologia innovativa basata sul confronto e sull'esperienza diretta, tra maggio e ottobre del 2021.    Sotto la sintesi divulgativa di tutto il progetto di fattibilità tecnica ed economica.


Il percorso in cinque passi.

  1. Lancio: allestimento cantiere effimero presso la stazione e presentazione aperta alla cittadinanza in videoconferenza.
  2. Passeggiate partecipate: percorsi sul territorio con gruppi di cittadini, per raccogliere preoccupazioni e proposte.
  3. Tavolo partecipato: incontro pubblico di approfondimento del progetto con i rappresentanti dei soggetti organizzati.
  4. One to one: incontri individuali con i portatori d'interesse locali per individuare le realtà da coinvolgere nella seconda fase.
  5. Test: prova sul campo per 4 giorni della realizzazione nell'area tra via Gramsci e la stazione di una "piattaforma unica" per la mobilità.


La partecipazione digitale.

"E per te come sarà?" era la frase di lancio del processo partecipato.

Attraverso un test on line a misura di smartphone, i cittadini e le cittadine di Castel San Pietro Terme potevano informarsi e dire la propria sul Centro di Mobilità anche a distanza. Ecco le loro risposte .


Tra gli obiettivi, "Ridurre traffico e inquinamento" è il più sentito, seguito da "Offrire un'alternativa sostenibile all'auto". Tra i cinque soggetti della campagna di comunicazione, "Vicino" è decisamente in cima al podio, "Agile" e "Verde" si dividono il secondo posto ex aequo, seguiti da "Comodo". Infine, gli utenti di Castello hanno inviato le loro parole chiave (e a volte vere e proprie frasi). Chi ha partecipato al test on line chiede al Centro di Mobilità di "mettere le persone al centro" (a misura di famiglie e bambini, accessibile in carrozzina), di essere ben collegato (al centro città ma anche alle frazioni) e sicuro (per le bici e i pedoni), di contribuire ad abbattere l'inquinamento; parole come "smart" e "funzionale" fanno percepire un approccio pragmatico, e non manca chi vede il Centro di Mobilità come un'opportunità di educazione ambientale. Qualcuno si arrabbia, chiedendo subito "un treno per Bologna ogni 30 minuti!" (il PUMS metropolitano prevede un forte aumento delle corse!)... Ma anche questo conferma quanto il tema della mobilità sostenibile sia sentito dalla cittadinanza.