In una rete fondata sull’interscambio tra diversi sistemi di trasporto collettivo e sulla logica dell’intermodalità con i sistemi di trasporto privati (auto, moto, bici) diventa fondamentale l’organizzazione dei nodi di interscambio: per questo il PUMS ha previsto la creazione di 30 Centri di Mobilità. In gran parte posti corrispondenza delle stazioni del Sistema Ferroviario Metropolitano sono luoghi pensati per garantire intermodalità e multimodalità, fornire adeguati spazi di sosta per i diversi mezzi (velostazioni, velopark, parcheggi scambiatori) e per la ricarica elettrica, prioritariamente per i veicoli pubblici e condivisi. Inoltre permetteranno di promuovere servizi innovativi, mobility on demand, sharing (car-scooter-bike-monopattini), smart parking, pick point per l’e-commerce, e garantire a tutti i cittadini l'accesso a servizi diversificati in modo chiaro, facile e sicuro in un ottica di riqualificazione dello spazio pubblico in tutta l'area di pertinenza afferente al Centro.
A inizio 2021 sono state approvate le Linee di Indirizzo per la progettazione dei Centri di Mobilità congiuntamente da Città metropolitana di Bologna e Rete Ferroviarie Italiane.